Volevo proporre ai ragazzi un
nuovo modo di vedere il mondo, ma vi assicuro che non è facile: ogni giorno trovavo
mille ragioni per arrendermi e convincermi che stavo solo perdendo tempo. Forse
è da pazzi o da ingenui pensare di tirare fuori qualcosa di buono da un gruppo
di ragazzi che tutti considerano “spacciati”. Che senso ha dire loro che sono
stati scelti e che qualcuno li ama, quando non vedi i risultati che speravi?
Eppure, nonostante tutto, c’è
sempre una luce che resta accesa. Anche quando sembra stia per spegnersi, una
mano la ripara dalla corrente. Una parola o lo sguardo di un ragazzo di 17 anni
come Ablo che dice “il nostro incontro mi ha cambiato, la mia vita non è più la
stessa, anche se a volte fatico a dimostrarlo”...