lunedì 21 dicembre 2015

UN NATALE PER TUTTI

L’ultima iniziativa organizzata dalla Caritas di Jesi a conclusione di un anno davvero intenso è stata forse la più importante: una festa di Natale per tutti i bambini, ma aperta soprattutto a coloro che in un giorno così speciale non possono ricevere regali; non per colpa di qualcuno ovviamente, ma perché la mancanza di un lavoro costringe tante famiglie a togliere il superfluo, se non il necessario. Ma la felicità è un diritto di ogni bambino, così come una casa in cui vivere, una scuola dove crescere, una famiglia in cui essere amato. Così Babbo Natale, invitato dalla Caritas diocesana ha parcheggiato la sua slitta carica di bellissimi doni nel seminario di via Lotto e con l’aiuto dei suoi folletti ha distribuito regali e sorrisi ai numerosissimi bambini che lo attendevano in un’ambientazione a dir poco magica...


Una festa che nella sua semplicità ha reso felici tutti i partecipanti, famiglie e volontari, ma che deve il suo successo al grande gioco di squadra che gli ha dato vita: Fondazione “Padre Oscar” in prima fila, Amicizia a Domicilio, i gruppi Scout Agesci di San Giuseppe, San Francesco, San Filippo e Monsano, gli Scout d’Europa del Divino Amore e molte parrocchie della città e del forense. Ognuno ha dato il suo contributo col massimo impegno, credendoci fino in fondo: chi ha raccolto i regali, chi li ha selezionati e impacchettati; alcuni hanno curato l’allestimento e l’ambientazione, altri ancora hanno animato il pomeriggio o diffuso la bella notizia, che il Natale è un giorno speciale per tutti, nessuno escluso: cristiani e mussulmani, europei e africani, grandi e piccoli, ma soprattutto, per coloro che Gesù ha detto di amare di più, i poveri e i bambini.

PROSEGUE E SI RAFFORZA IL CAMMINO CON LE CARITAS PARROCCHIALI
Sabato 19 dicembre si è invece tenuto l’incontro con i referenti delle Caritas Parrocchiali, per fare una verifica dell’anno 2015 e per condividere le scelte future. Per quanto siano evidenti le specifiche caratteristiche di ogni singola realtà, che fanno della nostra diocesi un quadro ricco e stimolante, è altrettanto chiaro il desiderio di camminare non come isole a se stanti, ma insieme, nel servizio verso i più poveri. Tenendo come punti fermi la necessità di collaborare in sinergia con le istituzioni e avere un sistema comune per la raccolta dei dati, il futuro servirà per costruire qualcosa di più solido. Dopo i primi mesi di reciproca conoscenza tra le Caritas Parrocchiali e avendo alle spalle un ricco percorso formativo proposto a livello diocesano, un buon punto di partenza sarà rendere solide le fondamenta: mettendo al centro la persona, lavorando sulla capacità di ascolto e  sulle proposte di animazione delle comunità per cercare di progettare azioni concrete di prossimità agli ultimi della società. Tanta è la strada ancora da percorrere, ma sono sempre di più le persone che hanno a cuore l’avventura della carità e questo dev’essere motivo di grande gioia!

Per la Caritas diocesana, Matteo Donati

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