giovedì 21 novembre 2013

COSA FA VIVERE GLI UOMINI? un racconto da migliaia di copie



Non scrivo recensioni per mestiere. Lo faccio solo perchè mi piace parlare di libri e per tenere in allenamento un certo tipo di scrittura concentrata, che ti obbliga a scegliere le parole con cura e a osservare i testi in maniera attenta, nel loro insieme.
Quando poi queste recensioni vengono pubblicate, è affascinante l’idea che possano influenzare l'opinione di qualche lettore, spingendolo o meno a reperire una copia del libro in questione...
Le ragioni di questa premessa, me le ha suggerite proprio il racconto di cui vorrei parlare, scritto da un autore che non ha bisogno di presentazioni: Lev N. Tolstoj (vedi foto). “Cosa fa vivere gli uomini?”  è stato pubblicato per la prima volta in Russia nel lontano 1881. Un bel po’ di tempo fa. Parla di un ciabattino povero, della sua famiglia e dell’incontro con una figura strana che cambierà per sempre la loro vita. Ma il fatto curioso, sconosciuto ai più in Occidente, è che è stata una delle opere più lette in Russia nell’Ottocento, ristampato in varie edizioni e che ha venduto centinaia di migliaia di copie, ben più di Anna Karenina o de I fratelli Karamazov. Ed è giunto nella nostra redazione grazie a un coraggioso editore di Vicenza che crede fortemente in questo libro, animato dallo stesso spirito con cui Tolstoj concepì e portò a compimento il suo progetto. Solo tenendo conto del fatto che nel caso attuale non si tratta più di affrontare un analfabetismo “rurale”, quanto piuttosto un eccesso di alfabetismo “cittadino”. Effettivamente, libri del genere non trovano il loro habitat nelle librerie intasate da titoli e autori di consumo recensiti e incensati in vario modo dai media di sistema. Devono fare una fatica pazzesca per farsi notare da un pubblico vasto, perché possono contare quasi esclusivamente sul loro potere intrinseco, racchiuso nelle parole.
Ciò detto, questo racconto non mi ha reso facile il compito di scriverne una recensione. Pur nella sua brevità e semplicità testuale, la portata dei contenuti è stata tale da lasciarmi confuso: dopo averlo letto tutto d’un fiato l’ho lasciato decantare qualche giorno, poi ho voluto rileggerlo per riassaporare le belle sensazioni che avevo provato. E’ strano come un libro nato per parlare a un pubblico popolare e decisamente poco colto, possa essere così attuale e aderente alla vita. Più che l’intreccio, comunque ben coordinato e fiabesco nelle sue attitudini, ciò che colpisce sono le domande che pone, a tenerti col fiato sospeso. Certamente quella ripresa dal titolo stesso: “Cosa fa vivere gli uomini?”. Oppure “Cosa non è dato conoscere agli uomini?” e ancora “Cosa vive negli uomini?”. E’ chiaro quindi che l’intento dell’autore è il volere condividere con la gente del suo tempo la ricerca di ciò che da senso alla vita, partendo dalla sua esperienza personale di uomo prima e di scrittore poi. Una ricerca che a suo dire è costata un grande sforzo su se stesso (più di un anno di lavoro); che forse non si è conclusa nella certezza di aver scoperto la Verità, ma che lo ha spinto a tendere verso qualcosa che non si esaurisce nell’uomo e che sfocia inevitabilmente verso il desiderio di Dio.

Nota importante: il libro non è distribuito nelle librerie. E’ possibile ordinare delle copie unicamente all’indirizzo mail info@infinitoconcentrico.it, oppure attraverso i numeri 0444/921145 – 334/3445299
“Cosa fa vivere gli uomini?”
Di Lev N. Tolstoj
Ivo Forza Editore
Euro 7
pubblicato ne "Il Piccolo", settimanale di Faenza
A cura di Matteo Donati



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