Non scrivo recensioni per
mestiere. Lo faccio solo perchè mi piace parlare di libri e per tenere in
allenamento un certo tipo di scrittura concentrata, che ti obbliga a scegliere
le parole con cura e a osservare i testi in maniera attenta, nel loro insieme.
Le ragioni di questa premessa,
me le ha suggerite proprio il racconto di cui vorrei parlare, scritto da un
autore che non ha bisogno di presentazioni: Lev N. Tolstoj (vedi foto). “Cosa
fa vivere gli uomini?” è stato pubblicato per la prima volta in
Russia nel lontano 1881. Un bel po’ di tempo fa. Parla di un ciabattino povero,
della sua famiglia e dell’incontro con una figura strana che cambierà per
sempre la loro vita. Ma il fatto curioso, sconosciuto ai più in Occidente, è
che è stata una delle opere più lette in Russia nell’Ottocento, ristampato in
varie edizioni e che ha venduto centinaia di migliaia di copie, ben più di Anna
Karenina o de I fratelli Karamazov. Ed è giunto nella nostra
redazione grazie a un coraggioso editore di Vicenza che crede fortemente in
questo libro, animato dallo stesso spirito con cui Tolstoj concepì e portò a
compimento il suo progetto. Solo tenendo conto del fatto che nel caso attuale
non si tratta più di affrontare un analfabetismo “rurale”, quanto piuttosto un
eccesso di alfabetismo “cittadino”. Effettivamente, libri del genere non
trovano il loro habitat nelle librerie intasate da titoli e autori di consumo
recensiti e incensati in vario modo dai media di sistema. Devono fare una
fatica pazzesca per farsi notare da un pubblico vasto, perché possono contare
quasi esclusivamente sul loro potere intrinseco, racchiuso nelle parole.
Quando poi queste recensioni
vengono pubblicate, è affascinante l’idea che possano influenzare l'opinione di
qualche lettore, spingendolo o meno a reperire una copia del libro in
questione...
Ciò detto, questo racconto non
mi ha reso facile il compito di scriverne una recensione. Pur nella sua brevità
e semplicità testuale, la portata dei contenuti è stata tale da lasciarmi
confuso: dopo averlo letto tutto d’un fiato l’ho lasciato decantare qualche
giorno, poi ho voluto rileggerlo per riassaporare le belle sensazioni che avevo
provato. E’ strano come un libro nato per parlare a un pubblico popolare e
decisamente poco colto, possa essere così attuale e aderente alla vita. Più che
l’intreccio, comunque ben coordinato e fiabesco nelle sue attitudini, ciò che
colpisce sono le domande che pone, a tenerti col fiato sospeso. Certamente
quella ripresa dal titolo stesso: “Cosa fa vivere gli uomini?”. Oppure “Cosa
non è dato conoscere agli uomini?” e ancora “Cosa vive negli uomini?”. E’
chiaro quindi che l’intento dell’autore è il volere condividere con la gente
del suo tempo la ricerca di ciò che da senso alla vita, partendo dalla sua
esperienza personale di uomo prima e di scrittore poi. Una ricerca che a suo
dire è costata un grande sforzo su se stesso (più di un anno di lavoro); che
forse non si è conclusa nella certezza di aver scoperto la Verità, ma che lo ha
spinto a tendere verso qualcosa che non si esaurisce nell’uomo e che sfocia
inevitabilmente verso il desiderio di Dio.
Nota importante: il libro non
è distribuito nelle librerie. E’ possibile ordinare delle copie unicamente
all’indirizzo mail info@infinitoconcentrico.it, oppure attraverso i numeri
0444/921145 – 334/3445299
“Cosa fa vivere gli uomini?”
Di Lev N. Tolstoj
Ivo Forza Editore
Euro 7
pubblicato ne "Il
Piccolo", settimanale di Faenza
A cura di Matteo Donati
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