Nell’estate del 2004 tre ragazzi
che all’epoca avevano 19 anni, accompagnati da un sacerdote, decisero che era
giunto il momento di partire in missione per regalare un po’ del loro tempo ai
poveri. Destinazione Encañada, Perù, a più di tremila metri di altitudine sugli
altipiani andini. Si accorsero subito che la gente che popolava quei villaggi
sperduti era molto povera e da anni nessuno parlava più loro di Gesù, ma gli
occhi di tanti bambini erano vispi e pieni di speranza e la gente bussava
continuamente alla porta della parrocchia per chiedere qualcosa da mangiare.
Per usare un’espressione comune, ma efficace, era necessario cominciare da zero.
Così quella che doveva essere un’avventura di alcuni mesi si trasformò in un
promessa...
Ma uno dei sogni più belli si
realizzerà proprio in questi giorni perché sarà Papa Francesco in persona, che
nel corso della sua visita in Perù celebrerà la messa utilizzando gli arredi
sacri realizzati proprio all’ Encañada (sede, ambone, e altare). Si può solo
immaginare la soddisfazione e la gioia dei ragazzi quando le televisioni di
tutto il mondo daranno luce a quei legni bianchi adornati di mosaico. Forse
qualcuno di loro ricorderà il giorno in cui tutto ebbe inizio: con un pallone,
un pezzo di pane, un prete e tre ragazzi venuti da lontano; ancora parlavano
male la loro lingua, ma scandivano bene il nome di Gesù, perché se conosci Lui,
dicevano, la tua vita cambia per sempre.
Matteo Donati
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