
«Questo orto è un dono della comunità, perché senza le persone sarebbe stato impossibile realizzarlo. È il risultato di tanti pezzi di puzzle che si sono perfettamente incastrati insieme – afferma Matteo Donati, presidente della cooperativa – Un progetto nato quattro anni fa da un’intuizione della Parrocchia di San Giuseppe di Jesi e della Caritas diocesana, con lo scopo di valorizzare, in una logica di coinvolgimento locale e sociale, due ettari di terreni messi a disposizione dalla diocesi, enti pubblici o privati, al fine di favorire l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate o in difficoltà economica». Tra le collaborazioni presenti è in via di sviluppo quella con il carcere di Barcaglione. Tra i sogni da realizzare: coinvolgere alcuni pensionati come volontari “maestri” dell’arte contadina e recuperare terreni incolti e immobili in stato decadente.