lunedì 4 maggio 2015

LA CARITAS IN NEPAL

Oltre 3 milioni di euro dalla rete Caritas. Proseguono gli interventi anche nei 
distretti fuori dalla capitale.
“Nonostante le permanenti difficoltà di accesso, operatori Caritas hanno 
potuto raggiungere 4 distretti fuori da Kathmandu: Gorkha, Sindapalchowk, 
Nuwakot e Kavre. Intanto prosegue anche la distribuzione di generi di prima 
necessità nella capitale, in particolare acqua, cibo, teloni e tende per ripari 
temporanei...
Continua infatti a piovere e l’esigenza di ripararsi resta una priorità per i tanti
sfollati ancora in strada”. Così questa mattina Lilian Chan, di Caritas 
Australia, che fa parte del team a supporto di Caritas Nepal, ha fornito un 
sintetico aggiornamento sulla situazione e sulle attività post-terremoto.
Purtroppo anche i collegamenti telefonici risultano difficoltosi e, mentre 
diminuiscono le scosse di assestamento, proseguono frane e smottamenti, 
anche a causa del maltempo. 
A cinque giorni dal sisma sono state ancora trovate persone vive sotto le 
macerie. Il numero dei morti è però salito a oltre 5.500 e sono più di 8 milioni 
le persone colpite dal sisma. Alcune comunità nei villaggi più remoti sono 
ancora in attesa di aiuti.
Ha superato i 3 milioni di euro il contributo messo a disposizione dalla rete 
Caritas, inclusa Caritas Italiana. Sono state distribuite 10.000 tende e 3.000 
teloni ed è sul posto un team di 12 persone che accompagna il lavoro della 
Caritas locale in questa emergenza.
Caritas Italiana ringrazia quanti hanno già generosamente contribuito 
rinnovando l’appello alla solidarietà per far fronte ai bisogni crescenti della 
popolazione colpita.
Con 25 euro si possono fornire alimenti liofilizzati per una famiglia per un 
mese.
Con 10 euro si può assicurare acqua per una famiglia per una settimana; 
oppure una tenda per ospitare 3 famiglie; o ancora 30 kg di riso, sufficienti 
per una famiglia per un mese.

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