lunedì 22 dicembre 2014

UNA CANZONE TRISTE E L'HOTEL SUPRAMONTE

Non so dirti se è davvero una canzone triste.
Non credo si possa parlare di tristezza.
Forse è solo tenerezza.
O desiderio d'infinito.
O un modo divino per parlare d'amore.
Per sussurrarti all'orecchio quanto amo questa vita.
E ogni volta che l'ascolto mi sembra di nuotare in un sogno...
...e immaginare grandi cose...
...e volare... cantare... viaggiare
...
...
...insieme a te...

...ascolta...




mercoledì 17 dicembre 2014

EFFETTI BENIGNI (seconda parte)

Qualsiasi esperto di tv avrebbe spiegato a Benigni che, se c’è una cosa che non funziona in televisione, è parlare di un argomento troppo serio per due ore consecutive senza lo straccio di un ospite, di un’immagine o di un colpo di scena e con l’aggravante di un fondale marroncino alle spalle. Ma Roberto deve essersi dimenticato di interpellarlo e così ha conquistato nove milioni di spettatori con un monologo sui Dieci Comandamenti. Le ragioni di questa performance sono almeno quattro e finiscono tutte con la à. Qualità, prevedibilità, rarità e (assenza di) pubblicità.   

BENIGNI: NON E' SOLO SCENA (prima parte)

Il fatto è che non era solo. In scena, dico. La sua forza è che non è solo. La serata tv di Benigni di lunedì poteva essere il massimo della finzione. O il massimo della autenticità. Come accade in molti momenti della vita, la partita era apertissima. Accade in tanti momenti, in tante situazioni: al lavoro, nelle aule di lezione o di convegno, in luoghi della convivenza. Recitare o esserci. Era questo il rischio. L’ambito era quello destinato al massimo della finzione: la tv, i lanci promozionali, la scommessa della audience. Poteva essere la cosa più finta del mondo. Ma come fa un uomo a evitare la finzione? Come si fa a essere se stessi? Si è autentici quando si “poeta” qualcosa di più grande e autentico di se stessi, quando non si è soli, insomma quando quel che si presenta non è solo frutto della presunzione personale o di qualche idea.

martedì 9 dicembre 2014

LA CARITAS DI JESI RIPARTE

Marco D'aurizio, Matteo Donati, Cleo Passagrilli, Sofia Rossetti
Se oggi la Caritas diocesana di Jesi può immaginare e realizzare un nuovo corso della sua storia lo deve senza dubbio a chi fino a questo momento ha messo a disposizione il proprio tempo, forza di volontà ed energie, senza risparmiarsi. Il lavoro portato avanti in questi anni da tutti i volontari, guidati dalla tenacia di don Nello, consente alla nuova equipe di costruire qualcosa di nuovo, ma su basi solide. Non finiremo mai di dire grazie per questa coraggiosa testimonianza protratta per quasi vent’anni.
A noi viene affidata la grande responsabilità di costruire il futuro e desideriamo metterci a servizio: abbiamo buone idee e una certa determinazione, ma anche la consapevolezza di dover affidare tutto il nostro operato alla volontà di Dio, sotto la guida paterna del Vescovo Gerardo, perché metterci in cammino da soli non ci condurrebbe da nessuna parte. Per questo abbiamo deciso di rendere pubblico ciò che abbiamo in mente e siamo contenti di condividerlo...

giovedì 4 dicembre 2014

PREGHIERA PER IMPARARE AD AMARE

Sento che desideri fare un viaggio e il giorno del tuo compleanno te ne voglio regalare uno. Sarà un viaggio speciale, solo per noi.  Sento che hai voglia di riposarti, adesso. Vuoi stare da sola con te. Vuoi essere felice, o trovare un modo per dare senso a tutto quanto. Ti spaventano i vuoti e la mediocrità, non è vero? Non ce la fai a vivere d’istinto e basta, come un animale, no? Vali molto di più di un animale. Da un certo punto di vista assomigli molto di più a un angelo. Ti confesso che anch’io non ne posso più di pensare che tutto ruoti intorno alla materia o al nostro basso ventre. Avranno anche una certa importanza, non lo nego, ma non possono governare le nostre vite, per la miseria!