L’arrivo
di nuovi profughi sulle coste italiane ormai non fa più notizia e quella che
inizialmente sembrava solo un’emergenza si è trasformata in ordinarietà:
migliaia di persone stanno scappando dall’Africa rischiando il tutto per tutto.
Vengono in Italia in cerca di fortuna. Anche la provincia di Pesaro è stata
coinvolta nel piano d’accoglienza stabilito dal Governo - l’altisonante “Mare
Nostrum”- e il numero di richiedenti
asilo politico ospitati ha quasi raggiunto le duecento unità, quaranta solo
nell’ultima settimana...
...Di
fronte a questi flussi difficilmente controllabili, dietro i quali si cela l’ombra
di spregevoli speculatori, sorgono tante domande e considerazioni, ma se
davvero abbiamo a cuore la questione bisogna tenere alto il livello culturale della
discussione. E’ necessario evitare di arenarsi sulle cifre, dimenticandoci che
parliamo di persone o di scivolare su giudizi superficiali, pieni di luoghi
comuni.
Per questo motivo in occasione dell’annuale Festa di S.Antonio di Padova, la Caritas diocesana di Pesaro in collaborazione con i Frati Minori della chiesa di San Giovanni Battista (via Passeri) ha pensato di dedicare a questo tema l’incontro-dibattito che si terrà sabato 14 giugno alle 10:30, nella storica biblioteca conventuale. Sarà una valida occasione per capire come stanno realmente le cose, grazie anche alla presenza di alcuni rifugiati provenienti dal Mali che racconteranno la loro esperienza: dialogando insieme a loro cercheremo di capire quali sono le reali cause che li spingono ad abbandonare le loro famiglie e le loro terre; che cosa si aspettano di trovare una volta arrivati in Italia e come vedono il loro futuro. L’invito è cordialmente rivolto a tutti.
Proprio a partire dall’esperienza di questi ultimi mesi, che ha visto la Caritas partecipare al tavolo permanente presieduto dal Prefetto Visconti, insieme a tutte le autorità e alla Cooperativa Labirinto, è sembrata necessaria la creazione di questa occasione di confronto: la sensazione più forte è che proprio coloro che nei rispettivi Paesi sono vittime di soprusi e ingiustizie partano carichi di illusioni e di aspettative verso l’Europa, ma una volta a contatto con la nostra realtà si trovano in una condizione penalizzante; e allo stato attuale non esiste una risposta da parte della Comunità Europea che possa dar loro sufficienti garanzie.
Ciò significa che nel cuore di molti di noi, il povero che chiede
una mano non rappresenta solo un “problema”, ma può diventare anche una “risorsa”.
A cura di Matteo Donati
Caritas Pesaro
pubblicato ne "Il Nuovo Amico", giugno 2014
pubblicato ne "Il Nuovo Amico", giugno 2014
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