giovedì 16 agosto 2012

LA COPPIA PIU’ BELLA DEL MONDO

   
Josè è come il vento. Un giorno ha deciso di volare e di liberarsi da tutte le catene che lo legavano a terra. Ha sposato Nuestra Señora de la Libertad. Ha scelto di essere libero e ne pagherà il prezzo.

    Il Paese che lo ha visto nascere si chiama Argentina, ma all’età di venticinque anni la vita lo ha condotto a Basùra e Josè si è costruito una capanna sul San Decenzio, un promontorio squisitamente adagiato sul mare.
    Vive fuori dal mondo, si arrangia come può. Lui e la natura sono la stessa cosa. Ogni mattina si gode lo spettacolo incantevole che è il mare; si perde sulla linea dell’ orizzonte poi scende a tuffarsi tra le onde per cercare il freddo che gli indurisce la pelle. I suoi occhi sono nuvole, le sue mani terra. Josè è abbastanza felice, ma cerca ancora il suo nirvana.
    Matilde è come l’acqua. Un giorno i suoi incubi diventano insopportabili e la spingono in un abisso senza fine. Si lascia incantare da lady Eroina. Ha scelto di esserne schiava e ne pagherà il prezzo. Nasce sola nella periferia di Roma, abbandonata dai genitori e affidata a un istituto di suore. La vita l’ha condotta a Basùra, dove incontra un ragazzo carino che col passar del tempo si rivela per quello che è veramente. Lui fornisce la roba, ma lei deve accettare tutte le condizioni: accattare, vendersi, rubare. Matilde entra in una spirale terribile fatta di umiliazioni e lividi in tutto il corpo che terminerà soltanto il giorno benedetto in cui quel ragazzo carino verrà arrestato. Col tempo e con tanta fatica Matilde riesce a liberarsi anche della droga. I suoi occhi sono fiumi, le sue mani petali di rose.
    Arriva che vento e acqua si incontrano. Tra Josè e Matilde nasce una stupenda storia d’amore che li conduce verso nuove forme di libertà mai sperimentate prima. Decidono di andare a vivere nella capanna costruita sul San Decenzio. Quando li vedi girare per strada, sembra che vengano da un altro pianeta: sono sporchi, impresentabili, antitetici al nostro sistema, lontani dal nostro immaginario comune e dalle nostre sante regole; sono molto silenziosi mentre camminano mano nella mano, straniti, ma contenti. Sono la coppia più bella del mondo.
    Tutto sembrava filare liscio fino a quando arriva l’inverno che quest’anno è cattivo e non risparmia nessuno, nemmeno loro. Pagano la loro libertà piangendo per il freddo, tremando sotto la pioggia, vacillando per la fame. Passano mesi terrificanti che li mettono a dura prova, fino al punto che si trasformano. Perdono ogni traccia di umanità, si trascurano, si consolano bevendo vino e fumando mozziconi di sigaretta trovati per strada. Sono disperati, in balia della natura e della città.
Stanno per morire. Ma dovranno scendere ancora più in basso. Una notte, mentre dormono, qualcuno o qualcosa da fuoco alla loro capanna che in pochi minuti si trasforma in una grande torcia. Matilde svegliata di soprassalto si mette in salvo uscendo fuori al gelo in maglietta e mutandine. Josè tenta di spegnere il fuoco con una coperta, ma non c’è più nulla da fare: hanno perso tutto. Anche il niente che avevano.
E’ tutto abbrustolito.
    La notte è molto scura, si salva solo un lembo di luna che a mala pena si riflette sulle lacrime di due ragazzi che piangono inconsolabili. Dovranno lasciare la loro casa e ricominciare. Inizieranno da meno di niente. Per fortuna sta arrivando la primavera.

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