mercoledì 15 agosto 2012

I MAGNIFICI 5

   
Li osservo avanzare dalla parte opposta del tunnel. Sembrano dei supereroi. Il vento scuote leggero i loro capelli e gli zaini gonfi sulla schiena gli danno un’aria davvero imponente, quasi minacciosa. Il sole sta calando dietro le loro spalle e cinque lunghe ombre si distendono in avanti per diversi metri, ormai mi raggiungono.
    Manca solo una roboante colonna sonora firmata Sergio Leone e sembrerebbe di stare in un film ad alta tensione.
    Sono arrivati i nostri / stanno per entrare in azione / il nemico ha le ore contate / nelle loro mani le sorti del mondo intero / I magnifici 5 / Wow!
    Per me è stata una fortuna averli incontrati. In poco tempo mi hanno insegnato tanto. Non li avevo mai visti prima, ma ancora una volta la mia curiosità mi ha spinto ad avvicinarmi per capire le loro storie. Storie crude, ma affascinanti.
    Provengono tutti dal nord Italia (Brescia, Cremona, Parma, Lecco), tranne uno che è egiziano. Da qualche anno sono rimasti fuori casa, ognuno vive per strada con addosso il suo personale motivo, poi il destino li ha fatti incontrare e da allora hanno deciso di stare insieme. Hanno iniziato un viaggio emozionante che li ha portati a girare l’Italia e a fare molte esperienze lavorative per riuscire a campare (raccolta pomodori, uva e mele). Adesso stanno scendendo l’Adriatico per raggiungere una città del sud dove li attende un’occupazione stagionale. Girano sempre in gruppo per dar ragione al famoso detto “l’unione fa la forza”.
    Questa notte srotoleranno il loro sacco a pelo nel tunnel della stazione di Basùra, quello che conduce ai binari 2,3,4,5 e 6. Dormiranno cullati dai sibili dei treni e l’indomani proseguiranno l’avventura.
    Ora ve li presento.
    Poppi, il più giovane, i genitori alcolizzati lo abbandonano da bambino di fronte a un istituto di suore; dopo più di vent’anni passati senza conoscere l’amore di un padre, incontra la donna della sua vita e decide di sposarla, ma dopo un mese di matrimonio on the road, la trova appesa a una trave col nodo alla gola.
    Maomao, l’egiziano, testimone di nozze di Poppi, è un buon saldatore, ma soprattutto un comune extracomunitario che è stato licenziato da una ditta metal-meccanica in fallimento.
    Gianni, lo smilzo del gruppo, divorziato, cacciato fuori di casa, per sopravvivere si dedica al furto, ma viene scoperto e si fa più di dieci anni dietro le sbarre.
    Ciccio, di nome e di fatto, carriera imprenditoriale mal gestita e un tiro mancino del socio in affari.
    Rocco, ex calciatore professionista (ha giocato in serie B in una squadra importante), anche per lui divorzio e fallimento, decide di girare il mondo, ma in un anno scialacqua i suoi risparmi tra Danimarca, Olanda, Spagna, Parigi, Ecuador e Nepal.
    Ecco i magnifici 5 in tutto il loro splendore: sono i primi che vedo infrangere la legge della solitudine dell’uomo di strada. Dall’amicizia trovano la forza di continuare il cammino, magari un giorno scopriranno il disegno che è stato preparato per loro.
    E’ emozionante salutarli anche se ci conosciamo solo da pochi minuti. Li considero un bel regalo.
    Sono un esempio di speranza. Cinque Magnifici esempi di speranza.

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